L'idea dei Percorsi della Margherita nasce dall'intento di far conoscere ed apprezzare le tante bellezze pae- saggistiche delle nostre colline e renderle fruibili e percorribili nel to- tale rispetto del nostro patrimonio naturale. Il progetto ha riguardato in buona sintesi la pulizia, la messa in sicu- rezza e la segnalazione, attraverso l'utilizzo di cartelli e tabelle segna- via del C. A. I., di quasi 70 km di sentieri, mulattiere e strade bianche che circondano il paese di Rocca San Casciano. Un dedalo di vie percorribili che, riportate sulla carta, richiamano alla mente i petali di una margherita.
Un ampio angolo di Romagna- Toscana di nuovo a disposizione di escursionisti, cicloturisti, podisti e moderni pellegrini.

Percorsi della Margherita

Rocca San Casciano - Ribidignano - Montebello - Casone - Monte del Sasso - Marzolo - San Donnino - Colle Cento Forche - Monte -Laguna - Rocca San Casciano

  • Sviluppo: Km 45,700
  • Dislivello totale positivo: 1.700 m
  • Dislivello totale negativo: 1.700 m

 

Il sentiero 431 è l’asse portante e di riferimento di tutti i “Percorsi della Margherita”.
La partenza è raggiungibile imboccando la via IV novembre/S.P. della Chioda (di fronte al Municipio, indicazione per Modigliana). Si risale la strada, superando la storica Chiesa di Sant’Antonio dedi- cata ai Caduti della prima guerra mondiale, in mo- derata salita fino al primo tornante dove si procede dritto imboccando la “Strada Vecchia”, antica via che univa Rocca S.C. a Dovadola. Giunti all’altez- za del podere Tavernelle Nuove, a circa 2,5 km dalla partenza, si esce dalla strada asfaltata, sulla sinistra e si sale costeggiando un uliveto, dove si incontra una magnifica quercia (Quercus pubescens - Roverella) di grandi dimensioni ed annove- rata fra gli alberi monumentali della Regione.
Giunti alla casa delle Tavernelle si imbocca, a sinistra, uno stradello sterrato che in ripida salita conduce a quota 540 mt s.l.m. in località Ribidignano, passando accanto ai resti di una cava in disuso.

Si prosegue fino a sbucare, sotto al monte Porticino, sul versante che guarda verso nord-nord-est con la Val Montone che, nelle giornate più terse, allunga lo sguardo fino al mar Adriatico. Si scende a destra verso una strada sterrata. Si gira a sinistra proseguendo sulla strada che taglia a mezza costa il fianco del monte, lambendo alcuni ruderi di case dei poderi attraversati.

Dopo circa 1 km si riprende con la salita che ci accompagna a quota 640 mt s.l.m. al podere Pianello e, a seguire, al punto più alto del percorso posizionato a circa 700 mt s.l.m. La strada si addentra ora all’interno della tenuta di Montebello con ampie zone ombreggiate ed un tratto prativo di circa 3 km. Sicuramente uno dei punti più suggestivi e di maggior interesse naturalistico.
Presso il podere del Poggiale si può ammirare una grande quercia (Quercus pubescens - Roverella).
Uscendo dal sentie- ro principale è pos- sibile anche rag- giungere l’antica Pieve di San Valen- tino risalente al 562 dc e Cà Cornio dove il 18 agosto 1944 fu catturato il leggendario partigiano Silvio Corbari assieme ad alcuni compagni.
Al termine del tratto prativo si arriva di fronte all’antico borghetto della Marzanella, ora interamente ristrutturato e riconvertito ad agriturismo.
Si procede sempre in strada sterrata fino al bivio Capannina/Santa Maria in Castello. Proseguendo in direzione Tredozio per circa 350 mt e abbandonando per un attimo il 431 è possibile visionare l’antica chiesa medievale di Santa Maria in Ca- stello, sorta sui resti di un castello Castrum Collinae, edificato proprio sulla sommità della valle a 678 mt s.l.m. Oltre alla chiesa è possibile prendere visione dei reperti del tardo Bronzo (Villanoviano) rinvenuti in due insediamenti poco distanti dagli edifici.
Dal bivio Capannina/Santa Maria in Castello si può ammirare un bel panorama sulla vallata del Montone, con all'orizzonte una serie quasi interminabile e imponente di catene montuose. In giornate limpide lo sguardo può raggiungere il lontano Monte Comero (1371 m.s.l.) facilmente riconoscibile dalla caratteristica "testa del leone". All’incrocio di cui sopra si va a sinistra sulla strada bianca che dopo 4,8 km, superato il bivio per il sentiero 431E in località Casone, si giunge sotto al Monte del Sasso ed all’incrocio con il sentiero 431A.
Dal bivio si prosegue a destra e si scende ripidamente alla strada provinciale nei pressi del podere Casetta. Si attraversa e si prosegue per appena 50 mt verso destra. Prima di un ponte, si scende a sinistra sul bordo di un campo prima e su sterrata poi fino ad una strada bianca, conosciuta come del “Fosso della Villa Calabri”. Si risale la strada verso destra per circa 500 m, fino ad imbucare a sinistra un sentiero in discesa che dopo aver superato il fosso Trebuccio risale dentro al bosco fino al podere La Cerreta.
Proseguendo invece sulla strada sterrata per cir- ca 1,5 km e superati i poderi Pianuzzoletto e Pianuzzolo è possibile raggiungere il bellissimo bosco in prossimità del podere Livello e dissetarsi alla vecchia fonte.
Dalla Cerreta si scende sulla strada bianca fino al fondovalle e alla SS 67. Si attraversa la statale e si scende al ponte sul Fiume Montone dove poco dopo si incontra il bivio con il sentiero 431F. Siamo alla località Marzolo. Si continua sulla strada asfaltata per circa 1,5 km sul lato orientale della Valle fino alla Chiesa di Santo Stefano.
A sinistra, proprio alla fine del campo posto di fronte alla Chiesa, si imbocca la mulattiera che conduce dopo 2,3 km, dentro un ombroso bosco di querce e castagni, ad un bivio dove, girando a destra, si arriva alla Chiesina Zuccarelle, costruita nel 1840 in seguito al rinvenimento miracoloso,
avvenuto nel 1505, dell’immagine della Madonna della Fonte.
Dal bivio si prosegue a sinistra fino a raggiungere il podere Biforco e poi l’abbazia di San Donnino.

Dall’abbazia si torna indietro di circa 200 mt e si imbocca l”abetia”: un ombreggiato tratturo/sentiero tra abeti e castagni.
Dopo circa 3 km di salita si incontra la S.P. delle Cento Forche all’altezza dell’ ex Casa Cantoniera. Si attraversa e si imbocca una mulattiera che, attraverso capanni di caccia posti in posizione panoramica, arriva al bivio di Monte.
Si gira a destra e si percorre il crinale con la valle del Rabbi fino a lambire il Monte Bertaccia, per poi scendere fino a raggiungere il Fosso del Ridaccio, conosciuto fino a qualche anno fa per la presenza di una sorgente di acqua solforosa particolarmente apprezzata per le sue caratteristiche terapeutiche, si risale fino al podere Casetta per poi proseguire per la Chiesa di Calbola.
Poco oltre la chiesa si abbandona la strada e si scende di nuovo verso il Fosso del Ridaccio lambendo l’Agriturismo La Sorgente. Attraversato il fosso si risale ripidamente sul fianco opposto fino ad un crinaletto ed al podere Sassello. Qui si incontra il sentiero 431C proveniente da Monte e che si unisce al 431 fino alla località Laguna.
Si prosegue sulla strada sterrata scendendo il versante opposto, incontrando, più in basso, la Fonte di Don Vittorio e si giunge al podere Laguna Nuova dove, poco dopo, si lascia il 431C girando a destra ed abbandonando la strada.
Da qui in breve si scende verso Rocca San Ca- sciano percorrendo, nel tratto finale, la vecchia “sassatica” di Pinello.

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Rocca San Casciano - Monte del Sasso

  • Sviluppo: Km 1,900
  • Dislivello totale positivo: 270 m
  • Dislivello totale negativo: 50 m

Da piazza Tassinari, di fronte al Municipio, si imbocca una vecchia stradina in sasso, tutta in salita, che porta direttamente sotto il Castellaccio, vecchio maniero posto nei tempi antichi a difesa del paese e ora simbolo di Rocca San Casciano. Lasciato sulla destra l’accesso al castello, la strada prosegue in salita, prima su strada bianca e poi su sterrata, fino a Monte del Sasso dove si interseca e termina nel sentiero 431.

 

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Capanne - Laguna - Sassello - Monte

  • Sviluppo: Km 4,700
  • Dislivello totale positivo: 440 m
  • Dislivello totale negativo: 150 m

Il sentiero parte dalla strada provinciale per San Zeno imboccando la via La Guna, presso il podere Capanne.
Il percorso si sviluppa totalmente su strade e stradelli sterrati fino alla località Monte.
Si sale fino alla casa Laguna Vecchia dove si in- contra il bivio con il sentiero 431D che porta a Cutizzano. Si prosegue e prima di Laguna Nuova il percorso si unisce con il sentiero 431: da dove si può ritornare a Rocca percorrendo la sassatica di Pinello.
Si prosegue superando la Fonte di Don Vittorio fino al bivio di Sassello, dove si lascia il 431 che scende verso Calbola, e si arriva alla località Monte dove termina incontrando di nuovo il sentiero 431.

 

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Ribidignano - Casone

  • Sviluppo: Km 5,600
  • Dislivello totale positivo: 330 m
  • Dislivello totale negativo: 230 m

Il percorso, al di là delle sue bellezze paesaggistiche, può essere utilizzato anche per accorciare il 431.
Da Ribidignano si procede lungo la strada bianca che parte dal podere e arriva sulla provinciale n.129, per poi scendere su questa per circa 1,5 km verso Rocca San Casciano, fino ad arrivare al podere Montebello. Si scende a destra, su strada bianca, fino a superare il podere ed arrivare alle case Riviera.
Si scende al Fosso di S. Antonio su sterrata e si risale sul versante opposto fino al bivio dove si incontra di nuovo il 431, località Casone

 

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Rocca San Casciano - Capanne - Motte - Cutizzano - San Donnino

  • Sviluppo: Km 3,700
  • Dislivello totale positivo: 340 m
  • Dislivello totale negativo: 70 m

Dal parcheggio adiacente all’area feste, dove si ferma anche la corriera proveniente da Forlì, si prende la strada provinciale che conduce a San Zeno attraverso il Colle delle Cento Forche (o Monte del Re, come si chiama localmente il valico) fino allo stradello di accesso al podere Capanne di Sotto.
Da qui si scende verso un fosso, passando sotto alla casa, per poi risalire fino al podere le Motte dove si incontra il bivio per il sentiero 431F che conduce a Marzolo.
Si prende a sinistra la strada bianca che conduce in breve alla strada asfaltata per San Donnino.
Si prosegue a sinistra, in discesa, fino alla bella Fonte di Torera ed al bivio con il sentiero 431D, che porta a Laguna e di nuovo a Rocca San Casciano.
Dalla fonte si risale il campo a destra fino ad infilarsi nel bosco ed in breve arrivare di nuovo nella strada asfaltata per San Donnino. Si attraversa e si rientra nel bosco fino a sbucare, in ripida salita, di fronte all’Abbazia di San Donnino ed all’ampio piazzale.

 

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Laguna - Cutizzano

  • Sviluppo: Km 4,200
  • Dislivello totale positivo: 340 m
  • Dislivello totale negativo: 290 m

Il sentiero Inizia dal podere Laguna Vecchia, che si raggiunge dalla strada provinciale delle Cento Forche, percorrendo il primo tratto del 431C.
E’ uno dei percorsi più agevoli di tutta la Margherita.
Da Laguna Vecchia si percorre la strada sterrata fino a superare i poderi Canova dla Cà e La Cà. Da qui il percorso si fa più ripido fino ad incrociare la strada provinciale delle Cento Forche nei pressi del podere Castelline. Superata la strada si scende ripidamente ad un fosso, si risale e si ridiscende nuovamente fino ad attraversare il Fosso Grande.
Qui si incontra una strada bianca che, imboccata verso sinistra, porta alla casetta Borghesi, al limite di un grande campo.
Si risale il campo, puntando ad uno scalandrino sul margine del bosco e ci si immette in una sterrata che con leggeri saliscendi conduce alla casa di Cutizzano ed alla Fonte di Torera, dove incontra il sentiero 431B

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Marzolo - Motte

  • Sviluppo: Km 2,000
  • Dislivello totale positivo: 110 m
  • Dislivello totale negativo: 60 m

Breve sentiero che permette di andare a Rocca San Casciano, dalla località Marzolo, congiungendosi con il sentiero 431B al podere Motte. Percorso facile, con poco dislivello, che costeggia in parte il fiume Montone, dove in estate è possibile rinfrescarsi con un bel bagno, e risale lungo un bel viale alberato fino a Motte.

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