…Oh, e in apertura, andiamo subito con una foto di dettaglio: si tratta del bassorilievo in pietra d’Istria che decora la facciata dell’abbazia di San Donnino (Rocca San Casciano). Come si intuisce, è il leone alato dell’evangelista Marco, e se si dà uno sguardo alle immagini seguenti, sono rappresentati anche i simboli degli altri autori dei vangeli.
Quello che fa effetto, è l’antichità dei manufatti. Essi sono stati reimpiegati nella struttura attuale -risultato di vari rifacimenti, anche d’età moderna- a partire tuttavia dall’abbazia originaria, romanica, e databile forse all’inizio dell’XI secolo.
Ah! Altro dettaglio: sul cartiglio scolpito che sovrasta i simboli degli evangelisti, si legge: “hoc opus fecit do(m)nus Petrus abbas”, ossia “l’abate Pietro fece (realizzare) questa opera”.
L’ordine monastico che presiedeva l’abbazia di San Donnino era quello benedettino, per cui è possibile un legame con San Benedetto in Alpe; diverse anche le realtà che gravitarono nel corso del tempo intorno a questo luogo, dalla diocesi di Forlimpopoli, ai Calboli, a Firenze.
All’interno, si conservano ancora alcuni lacerti di affreschi, tra cui il martirio di #Donnino, che secondo la tradizione, prima di essere decapitato per via della sua conversione, era stato il #cubicularius dell’imperatore #Massimiano (fine III-inizio IV secolo).
Beh, è decisamente figo! Per arrivare all’Abbazia, conviene raggiungere Rocca e poi risalire verso Strada San Zeno.
Occhio alle strade ancora dissestate dalle frane.
La struttura in questo periodo dell’anno è generalmente chiusa, per cui, chi fosse interessato alla visita, è meglio che chiami i numeri che si trovano comodamente online